francesco di lorenzo - anno scolastico 2012-2013
Francesco di Lorenzo - 31-08-2013
Parlando del prossimo decreto sulla scuola annunciato dal governo qualcuno ha detto che sembra la tela di Penelope. L'elenco delle cose che ci sono o non ci sono dentro, e che aumentano o diminuiscono a giorni alterni, è importante per tutti gli operatori della scuola, come è importante per la credibilità di questo governo. Parole. Come se questo fosse un governo con qualche prospettiva. Non scherziamo. Programmi e progetti futuri, a scuola già iniziata, sono solamente palliativi e spostamenti nel tempo di decisioni. Per la risoluzione dei problemi della scuola si ripassi tra qualche tempo, magari tra qualche anno. Per adesso, resta quello che abbiamo sotto gli occhi: ulteriori tagli e nessuna soluzione della faccenda dei precari.
Francesco di Lorenzo - 22-08-2013
Una volta, in estate, il ministero dell'Istruzione era in pieno fermento, tanto che alcuni dirigenti periferici consigliavano, per fare i simpatici, insegnanti e personale tutto a stare attenti a norme, leggine e sanatorie che venivano fuori in pieno agosto. Si sperava, chissà, che qualcuno distratto dall'estate non vedesse, o si voleva castigare chi se n'era andato con leggerezza in vacanza? Misteri del ministero, che allora era della Pubblica Istruzione.
Era meglio-era peggio, non fermiamoci a queste dispute senza conclusione. Resta il fatto che oggi è diverso. Una volta ad agosto si andava di più in vacanza, oggi di meno per questioni economiche in primo luogo, ma anche per la naturale evoluzione dei costumi: chi ha la possibilità le vacanze le fa quando vuole. Poi, c'è che ad agosto non c'è più la chiusura in massa delle fabbriche, per il semplice fatto che le fabbriche hanno già chiuso da tempo. Insomma, in un modo o nell'altro, che sia fatto apposta o che sia solo un caso, oggi c'è più trasparenza, mettiamola così.
Francesco di Lorenzo - 05-08-2013
Tanto per non farci mancare niente delle cose che abbiamo già visto e rivisto negli anni, si torna a parlare di classi pollaio. Questa volta, però, almeno fino a questo momento, i termini sono cambiati. Per fare un po' di cronaca, ricordiamoci che era stata il ministro Gelmini a regalarci le famigerate classi pollaio, cioè la possibilità di aumentare il numero degli alunni oltre i trenta per aula. E questo per contenere le spese. Contestualmente avrebbe dovuto partire un piano di edilizia scolastica (che prevedeva aule un poco più larghe) ma che naturalmente nessuno ha mai visto.
Ora, vivere la situazione di ingabbiato in una classe scolastica, e quindi pollo due volte, è veramente frustante e faticoso.
Francesco di Lorenzo - 19-07-2013
Il teatrino della politica impazza come se niente fosse. Ormai è diventato insostenibile. Ripete noiosamente se stesso facendo finta che da parte dei normali cittadini non ci siano stati evidenti segnali di rifiuto, nonché avvertimenti sull'avvenuto superamento di tutti i limiti della decenza. Ebbene, mentre tutto ciò accade, si legge la notizia che l'Invalsi formerà, nel corso dell'estate, cento esperti di valutazione, istituendo per l'occorrenza una apposita scuola estiva. Cento 'valutatori', che non è neanche un numero eccessivo, in fondo. Persone cioè capaci di saper leggere tabelle e grafici (e in possesso di nozioni di informatica, naturalmente) a cui sarà conferito il ruolo di 'esperti' nel valutare le scuole. Sembra che in tutto siano previsti sei giorni di corso, che basteranno e avanzeranno e forse rimarrà anche del tempo per qualche chiacchiera.
Francesco di Lorenzo - 04-07-2013
Alla fine si è scoperto che l'INVALSI di innovativo non ha neanche la strutture, ma alcuni già lo sapevano. L'Istituto nato nel 1999 sulle ceneri del CEDE (Centro Europeo dell'educazione) nella mente dell'allora ministro Berlinguer doveva diventare qualcosa che nessuno è riuscito a capire. Poiché dopo pochi mesi Berlinguer fu silurato dal suo stesso partito, il segreto di quello che avrebbe dovuto essere quest' Istituto è rimasto nella sua mente. E comunque non è stato svelato ai suoi successori.
Intanto l'INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione) ha per sede la cinquecentesca (restaurata nel '600) - Villa Falconieri di Frascati. (Per la cronaca nel 2005 nella suddetta 'villa' sono state fatte le riprese della fiction 'Elisa di Rivombrosa' - parte seconda, andata in onda sulla televisione italiana).
Francesco di Lorenzo - 22-06-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Quest'anno il meeting di Comunione e Liberazione sarà inaugurato dal presidente del consiglio Enrico Letta. Pensare che una volta, qualche anno fa, i rappresentanti dell'opposizione erano accolti dai militanti di CL con fischi e pernacchie, per essere leggeri. Ora non succede. Ora è tutto cambiato. Ora, è solo seguendo uno schema vecchio e antiquato che il presidente del Consiglio Letta dovrebbe essere all'opposizione. Adesso siamo amorevolmente insieme. E se qualcuno si azzarda a porre il problema di una diversa visione della società, per favore, la smetta. Non è questo il momento.
Si dirà che i tempi sono cambiati, tanto cambiati da far apparire come qualcosa di irreale i fischi che, ad esempio, furono riservati al ministro dell'istruzione Berlinguer al Meeting del 1996. Ma lì, eravamo nella preistoria.
Francesco di Lorenzo - 08-06-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


Davanti alle commissioni Istruzione di Camera e Senato la titolare del ministero ha toccato moltissimi punti e naturalmente anche quelli dolenti, quelli su cui negli ultimi anni si è molto discusso senza arrivare a nessuna conclusione. Uno di questi è la carriera dei docenti. L'idea di legare la progressione di carriera non all'anzianità ma a qualcos'altro, che ognuno ha chiamato come voleva e che nella versione attuale si chiama 'cursus professionale', è un'idea che circola da qualche annetto ... Comunque, tutti i sindacati maggiori hanno espresso una generale soddisfazione per le parole del ministro. Solamente la Cgil avrebbe preferito che si partisse da una critica più serrata su quello che è accaduto negli ultimi anni ...

Francesco di Lorenzo - 01-06-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Si dice spesso e in diversi contesti, alla fine di un periodo, che è stato un anno difficile. Per quanto riguarda la scuola italiana ormai si è perso il conto degli anni difficili. Ci resta solo la gara per cercare di capire quale anno lo è stato di più. Perché le varie stagioni delle difficoltà più o meno gravi della nostra scuola non accennano a diminuire e non si notano cambiamenti positivi.
C'è, per esempio, da alcuni anni il seguente fenomeno: si cambiano i nomi e le sigle, si sostituiscono le Ssis (scuole di specializzazione all'insegnamento secondario) con il Tfa (Tirocinio formativo attiva), si pensa per accelerare l'entrata dei nuovi docenti nella scuola, ma i precari alla fine restano sempre precari. Il numero non diminuisce, hanno poche o nessuna speranza di cambiare la loro condizione che è ferma e fissa e non si sposta di un millimetro.
Ci siamo ormai persi e dispersi tra parole come priorità (in cima alle priorità) e futuro (indispensabile per il nostro futuro) dette da tutti, di ogni schieramento e in tutte le salse, per sottolineare l'importanza che la scuola ha nei pensieri e nei progetti di chiunque. Ma sono chiacchiere che non si sono mai tradotte in alcunché.
Francesco di Lorenzo - 24-05-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Era ora che anche i 'ciechi' e i 'sordi' cominciassero a prendere atto che la situazione non è buona. E rischia di continuare ad essere cattiva per chissà quanto tempo. Così avviene che all'ultimo congresso nazionale della Cisl Scuola, i massimi dirigenti ricomincino a parlare di unità sindacale. L'occasione scatenante è il prossimo rinnovo del contratto di lavoro e su questa scadenza, dopo tanto tempo, i sindacati della scuola provano a stare insieme, almeno a prospettare un minimo - una base comune - che vada bene a tutti. Tradotto in soldoni, la base comune sarebbe scongiurare l'ulteriore blocco degli scatti automatici nelle buste paga dei lavoratori della scuola. Un furto che forse è il caso di denunciare alzando tutti insieme la voce.
Francesco di Lorenzo - 18-05-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Mentre questo governo vive sotto il ricatto continuo di una parte dei suoi stessi componenti, nella scuola si vivacchia, come sempre. L'infantilismo congenito di chi dice 'o si fa così o il governo cade', per molte persone passa per grande politica, per ottima strategia. Non si sa però a chi giova tutto questo, se non a mantenere nei posti di potere persone che negli anni hanno gonfiato di sola aria gli spazi della politica e delle decisioni. Altrimenti, il calcolo è semplice, non ci troveremmo nello stato pietoso nel quale ci troviamo.
E mentre le notizie sulla scuola sono monopolizzate dai possibili metodi per non far copiare all'esame di Stato (ma perché prima è ammesso?) e dall'arresto di una dirigente e un'insegnante di una scuola materna romana per violenze sui bambini, arriva ancora una denuncia contro l'Invalsi. Sembra proprio che questo istituto non riesca a combinarne una buona. Ora, docenti e genitori denunciano l'Invalsi per aver discriminato gli studenti disabili, escludendoli di fatto dalle prove che si sono svolte in questi giorni nei tre ordini di scuola.
Francesco Di Lorenzo - 11-05-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Dalla lettura delle notizie circolanti sulla scuola si evince che siamo tutti in attesa dì capire cosa succederà. Se questo governo e la sua anomala maggioranza sbatteranno contro uno scoglio e si frantumeranno, oppure se si farà finta di niente e si continueranno a prendere mezze misure che non porteranno da nessuna parte. Su questo terreno neanche i politologi più accreditati riescono a fare previsioni, quindi siamo tutti in attesa di sapere di che morte moriremo. Sì, perché nell'uno e nell'altro caso, il tempo perso, il continuo rimandare l'avvio della soluzione dei problemi, farà male a tutta la scuola. E se questa non è propriamente una morte fisica, saremo più o meno accanto o già dentro alla morte cerebrale. La nostra unica speranza è che crescano sempre di più le proteste dal basso, che lo scuotimento arrivi da chi i problemi quotidiani della scuola li vive sulla propria pelle. Il caso delle maestre di Bologna o delle mamme di Roma che protestano per il mancato tempo pieno, sono appunto ancora solo casi. Certo è che gli scontri a Napoli tra studenti e polizia, per la visita del ministro dell'Istruzione Carrozza, non sono un ottimo segnale.
Francesco Di Lorenzo - 04-05-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Che la scuola vada ripensata è un dato di fatto. Il perché è tutto scritto e documentato negli ultimi anni, diciamo venti, nei quali lì al ministero veramente si è visto di tutto. Gli avvicendamenti dei vari ministri con i loro staff sono stati, a guardarli adesso, un qualcosa di comico, se non fosse che contemporaneamente la cosa si è fatta anche tragica. Tragica per la scuola, per tutti quelli che ci lavorano e principalmente per gli studenti. In questi anni non c'è stata nessuna linea comune di intenti e di prospettiva, nemmeno tra chi era dello stesso schieramento. Tranne una, forse, che era quella di navigare nella genericità più assoluta, proponendo una scuola di parte (ognuno la sua) ma neanche tanto e scimmiottando tendenze esterofile ormai fallite per farci precipitare nella confusione più totale.
Sul neoministro naturalmente è inutile fare previsioni. La linea di credito che un anno e mezzo fa fu aperta per Profumo, sembra che non sia andata a buon fine. Inutile, quindi, oltre che dannoso, aprirne altre.

Francesco Di Lorenzo - 27-04-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la possibilità delle scuole di assumere direttamente gli insegnanti, come voleva introdurre surrettiziamente nel nostro sistema la regione Lombardia. Giocare con l'autonomia delle regioni per conquistare fettine di potere, proprio quando si parla di scuola, è scorretto in sé e, soprattutto, è scorretto pedagogicamente. Si parlava una volta di una norma che imponeva a tutte le leggi, le circolari, gli atti concernenti la scuola, di aderire al principio di essere pedagogicamente corretti. Ci si doveva assicurare cioè che ogni singolo atto fosse compatibile con l'idea di insegnamento, che non contrastasse con il guidare, l'accompagnare il discente e rappresentasse un 'esempio'. Chissà tale norma dove è andata a finire. Certo che rappresentare l'autonomia come scorciatoia per far quello che si vuole - fare i furbetti - non sarebbe stato (e non è) un grandissimo esempio.
Francesco Di Lorenzo - 19-04-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Il documento sulla scuola che i saggi hanno prodotto ha provocato reazioni contrastanti. Ma è fiato sprecato. Essendo solo buone intenzioni, dopo averle lette, chi di dovere le metterà da parte. È successo già altre volte e in forme più variegate e creative di quanto si possa pensare. Forse la più famosa di queste strane uscite che alla fine risultano solo mediatiche, è stata quella del gennaio 1997. Il ministro di allora era Luigi Berlinguer e i saggi che lui convocò furono 40. Poi qualcuno si ribellò perché non era stato inserito nella lista e diventarono 44 (in fila per sei col resto di due, fu la battuta che circolò al momento).
Erano stati chiamati, come i sei ultimi, a dare indicazioni sul da farsi. La differenza è che i saggi del 2013 hanno dovuto dare indicazioni non solo sulla scuola avendo pochi giorni a disposizione. I 44 ebbero tre mesi. Il documento finale, di qualche centinaio di pagine, che nel maggio del 1997 fu reso noto, tre le altre cose consigliava di far uscire la filosofia, considerata maestra di vita, dallo stretto ambito liceale. I saggi di allora, cioè, proponevano di farla diventare materia di studio anche di altri indirizzi scolastici. Visto poi come sono andate le cose, qualche distratto potrebbe legittimamente chiedersi oggi se i 44 del 1997 erano saggi o marziani.
Francesco Di Lorenzo - 13-04-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Ci risiamo. Non bastava la voglia di selezionare gli alunni migliori per la propria scuola. No. Ora si va oltre. Il liceo Beccaria di Milano, scuola statale, cioè inserita nel sistema scolastico nazionale, diventa una scuola non di tutti ma di qualcuno. Con il progetto 'Adotta un cervello', in pratica i privati entrano nella scuola dello Stato con tutti i crismi e gli onori. Infatti, il privato che finanzia, potrà esibire il suo logo accanto a quello storico della scuola. Un bel passo avanti (cioè indietro) nella confusione più totale. Altro che nuova politica, in questo modo si sta auspicando un ritorno indietro epocale. Si sta affermando il principio di una scuola sempre meno inclusiva, una scuola di élite, una scuola per pochi e per privilegiati: partendo però, attenzione, da una scuola statale che, secondo la Costituzione, dovrebbe essere libera da condizionamenti e per tutti i cittadini.
Francesco Di Lorenzo - 23-03-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Evviva la non-scuola. Sembra che la pratica - l'ultima moda - delle nostre scuole sia quella di selezionare preliminarmente i migliori e poi far finta di avere al proprio interno tutti alunni super. Attribuendosene, cioè, i meriti.
Idea aberrante e senza senso che provoca una previsione prevedibile: dopo poco tempo, ogni scuola presenterà falsi risultati alla propria platea, fatta di super (soprattutto di genitori super), e dopo ancora un po' saranno tutti lì a morire di noia e di inedia, uccisi dalla loro stessa stupidità.
Che 'sfizio' (o che senso) ci sia ad insegnare in una scuola così, proprio non si sa. Tanto che, arrivati a questo punto, ci vorrebbe una sferzata di orgoglio. Tutti gli insegnanti 'intelligenti' abbandonino tali scuole. Si trasferiscano, mettano in gioco se stessi.
Francesco Di Lorenzo - 16-03-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



È ormai partita l'organizzazione della valutazione di scuole, insegnanti e alunni. Mentre si sta sviluppando, speriamo che si allarghi un minimo di confronto tra i docenti sul concetto di valutazione, cioè su cosa ognuno intende quando si appresta a compiere un'operazione del genere. Scopriamo così che alcuni hanno semplificato la procedura scambiandosi i compiti, correggendo quelli dei colleghi e facendo correggere i propri ad altri. Ma la domanda è: in questo modo non si rende talmente oggettiva una prova da ridurre tutto ad un test che sa di quiz?
È cresciuta nell'ultimo anno scolastico la percentuale degli alunni stranieri in Italia. Negli ultimi dieci anni si è passati dal 2% all'8,4% del totale dei nostri iscritti. Non contando naturalmente gli alunni italiani con cognome straniero, cioè quelli nati in Italia.
Sembra che sia un fenomeno molto italiano quello di accompagnare (e riprendere) i figli a scuola. Le scene, che ognuno ha vissuto, di auto che si bloccano al mattino o ferme in attesa a metà giornata accanto agli ingressi delle scuole, fanno parte del paesaggio italiano. Perché, è evidente, la maggior parte dei genitori accompagna i figli a scuola con l'automobile.
Francesco Di Lorenzo - 09-03-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



C'è un po' di tutto nelle ultime notizie sulla scuola. La sensazione, però, è che non ci sia niente capace di indicarci la strada, la prospettiva, il cammino, insomma qualcosa che possa dirci 'cosa sarà di noi?'. Lo stallo sembra completo. E le analisi che si susseguono non si spostano da uno strano gioco a ping-pong che non si capisce dove ci porterà. L'atmosfera è di attesa, ma di che cosa? Cosa stiamo attendendo in particolare? La percezione è che nessuno lo sa.

Intanto l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) a cui era stato chiesto un parere sul nostro livello di informatizzazione, ha risposto che siamo indietro di qualche anno. La scuola italiana se continua di questo passo, ci metterà ancora quindici anni per raggiungere la scuola inglese, 'dove praticamente l'80% delle classi può usufruire di strumenti didattici informatici'.

Alla fine, il ministro Profumo ci lascerà due ultimissimi regali: il regolamento sulla valutazione e un nuovo concorso a cattedre. Parecchi di noi, per la verità, di questi omaggi farebbero volentieri a meno. E, come per i regali che superano i cento euro e che sono fuorilegge, preferiremmo rimandarli indietro, rispedirli al mittente. Con tanti ringraziamenti!
Francesco Di Lorenzo - 02-03-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Che ci sia una situazione di stallo per la scuola, è innegabile. Che queste elezioni abbiamo segnalato ed indicato alcune strade o direzioni da prendere, è evidente. Il problema è capire nelle prossime settimane cosa succederà. E soprattutto ci sarà da capire quale ruolo avrà il 'problema scuola' nelle idee, nei propositi, nelle intenzioni di chi governerà. Ma chi?

Dobbiamo dire però che, paradossalmente, partiamo avvantaggiati. Peggio dei governi di centro-destra e della continuità, più reale che dichiarata, espressa dall'ultimo governo dei tecnici, umanamente non si può fare. Oddio, è anche vero che al peggio non c'è mai fine, ma speriamo ci venga risparmiato almeno questo ultimo possibile affondo.

Così, mentre la scienziata del Cern Fabiola Gianotti, dichiara che è un suicidio non investire nella ricerca, nell'arte e nella conoscenza di base, diciamo direttamente nella scuola, si apprende che anche gli insegnanti, come tutti i dipendenti statali, non avranno il rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai da tempo. Cioè, in soldoni, nella scuola si continua a tagliare chiedendo sacrifici non più sopportabili, mentre si continua a non indicare una qualsiasi ipotesi di riscatto, di sviluppo, di futuro per la ricerca e per la conoscenza. Solo che in questo modo (come se ce fosse bisogno) viene ancora una volta confermata l'inutilità dei tagli, poiché nonostante negli ultimi anni i dipendenti siano diminuiti, la spesa continua a salire. Allora qualcosa non va, gli sprechi, è evidente, ci sono, ma da qualche altra parte. Però si continua a far finta di no.
Francesco Di Lorenzo - 23-02-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Finalmente una novità: la scuola si rinnova partendo dalle mura. Magari ci sarebbe bisogno anche di rinnovare le fondamenta. Ma non esageriamo e soprattutto non generalizziamo, teniamo conto delle differenze. Quindi, per essere seri, cominciamo col dire che nella storia della scuola italiana, non tutto ciò che è stato fatto deve essere buttato via. Ma questo è un altro discorso. Quella che ci sembra una notizia degna di nota, anche se ancora tutta da verificare, è questa: il Miur ha reso note le linee guida per la costruzione degli edifici scolastici del futuro.
Francesco Di Lorenzo - 16-02-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


Tutto è andato secondo le previsioni. La commissione cultura e istruzione del Senato ha approvato il provvedimento sulla valutazione delle scuole e dei suoi dirigenti. Alla fine saranno l'Invalsi, l'Indire e gli ispettori del Miur, a dettare legge sull'argomento. C'è stata opposizione al passaggio del provvedimento, ma i voti di PDL e Lega hanno vanificato ogni tentativo di discussione. Appunto, discussione. Sembra che l'attuale ministro dimissionario Profumo abbia dimenticato proprio questo passaggio fondamentale: era stato lui stesso a dire, all'inizio del suo mandato, che tutti i provvedimenti del suo ministero sarebbero stati presi dopo 'ampia discussione'.
Francesco Di Lorenzo - 09-02-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


Farsi largo nella confusione, si sa, non è semplice. Invece, pur non essendo una novità, è proprio ciò che bisogna fare nel mondo della scuola. Così, mentre il ministro Profumo continua 'l'opera di distruzione di scuola e università iniziata dalla sua precedente collega Gelmini', una serie infinita di sigle (associazioni, sindacati, altro?) tutte riferibili alla scuola, si affrettano a chiedere tutto e il contrario di tutto. E lo chiedono a chi sarà chiamato a gestire l'istruzione dopo le elezioni. Una speranza, un investimento...chissà?
Francesco Di Lorenzo - 02-02-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


Ultimissima. Il 25 gennaio scorso il Ministero dell'Istruzione, attraverso un avviso di chiamata pubblica, ha fatto sapere che è alla ricerca di nominativi per ricoprire gli incarichi di Presidente dell'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) e dell'Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), nonché dei componenti dei relativi consigli di amministrazione. Tutti e due gli enti sono commissariati. Inutile un qualsiasi commento. A governo scaduto e con le elezioni incombenti, far passare queste nomine sarebbe veramente inconcepibile, oltre che offensivo per chiunque. La Cgil-scuola ha fatto presente proprio questo al ministro Profumo, invitandolo a soprassedere e lasciare la pratica al prossimo governo. Quello che colpisce, però, è la reiterazione degli eventi e la coincidenza delle date.
Francesco Di Lorenzo - 26-01-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


Sentivamo tutti un urgente bisogno di ricette per salvare la scuola italiana. Una tra le altre, ma sembra significativa, ce la propone il sottosegretario all'Istruzione uscente Elena Ugolini. Già preside del liceo privato cattolico Malpighi di Bologna, già chiamata, fin dal 2001, dall'allora ministro Moratti a collaborare con il Miur, ed esponente romagnola di spicco di Comunione e Liberazione (equilibri si imposero?), ha dichiarato quanto segue: 'per arrivare ad un salto di qualità della scuola italiana servono quattro leve: autonomia, valutazione, sostegno alle famiglie e nuova politica del personale'. Come dire - bazzecole. Un piccolo dubbio viene spontaneo. La sottosegretaria non poteva, nell'anno e mezzo che è stata al governo, fare una trasgressione, attivandosi con una sola delle leve da lei individuate per salvare le sorti della scuola italiana?
Francesco Di Lorenzo - 19-01-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


I nostri livelli di alfabetizzazione sono bassissimi, tanto per essere brutali e chiari. Ce lo ripete con insistenza il professor Tullio De Mauro, ex ministro dell'Istruzione. L'occasione ultima sono stati i dati appena pubblicati, sullo stesso argomento, per quanto riguarda la Francia. Beh, nel confronto perdiamo malamente. Chiediamoci quanto incide il bassissimo livello di alfabetizzazione - e di dealfabetizzazione - nei comportamenti quotidiani, nelle scelte, nella comunicazione e nella vita sociale di tutti gli italiani. Cosa comporta un così magro livello formativo-culturale? Una risposta spietata (e negativa)agli interrogativi posti sopra, ci viene probabilmente dai risultati di una ricerca in ambito europeo.
Francesco Di Lorenzo - 12-01-2013
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


Si prova un certo fastidio a leggere sulla stessa pagina di giornale, precisamente su La Repubblica del 2 gennaio scorso, due notizie relative alla scuola che mettono in risalto le contraddizioni estreme che in questo settore si stanno vivendo.
C'è l'articolo centrale della scrittrice e preside Veladiano, che mette in guardia dall'essere troppo entusiasti riguardo la pubblicizzata 'scuola online'. Voti, pagelle e iscrizioni fatte attraverso il computer, faranno perdere meno tempo (e nessuno vuol perder tempo per queste cose). Ma, contemporaneamente, questa sbandierata velocità, ci farà perdere il senso vero della scuola, che è fatto invece di sguardi, di incontri, di comunicazione reale e significativa, di occhi e di mani che si incontrano, dice la scrittrice. E come dargli torto?
Francesco Di Lorenzo - 24-11-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Quello che resta oggi, ed è evidente, è un diffuso e profondo malcontento che è percepibile in tutti gli insegnanti, prima di tutti. Una scontentezza palese anche in quelli che per tutti questi anni hanno lasciato correre, in chi ha accettato tutto senza criticare, in quelli che si sono sempre impegnati individualmente e che alla fine, in cambio, non hanno ricevuto né considerazione, né gratificazione, né incoraggiamento, ma solo calci in faccia.
Diciamo anche che se gli arrabbiati nel contesto scolastico ci sono sempre stati, pochi ma ci sono stati, e se adesso tutti gli insegnanti dicono basta in massa, è segno che veramente si è toccato il fondo. Il malessere diffuso non può più essere represso.
Francesco Di Lorenzo - 27-10-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Mentre attendiamo con ansia gli sviluppi relativi alle questioni in ballo oggi nella scuola, a noi miseri mortali, insegnanti sottopagati, maltrattati e derisi, sembra non resti altro da fare che 'resistere ancora e sempre e poi ricostruire'. Che non è uno slogan, ma sono due semplici azioni da compiere, anzi, che già compie chi crede nella scuola pubblica e inclusiva.

Diciamo, però, chiaramente: 'resistere e ricostruire' sono azioni che comportano un lavoro durissimo. Ci vogliono sia la forza per continuare a resistere, sia la voglia di ricostruire sulle macerie lasciate da chi ha diretto la scuola negli ultimi anni. Per capirci meglio, da chi ha diretto i lavori di smantellamento del concetto di scuola pubblica e ha mortificato le attese di milioni di studenti. Insomma, dobbiamo difenderci e possibilmente anche tentare di attaccare. E non è poco.
Francesco Di Lorenzo - 06-10-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013


Le parole di autorevoli esponenti del ministero hanno finalmente tranquillizzato i vertici della chiesa. È stato assicurato che nulla verrà cambiato per quanto riguarda l'ora di religione nelle scuole.
L'eroina, la droga che negli anni settanta era entrata prepotentemente nell'immaginario di molti (e nella realtà di alcuni), sta tornando prepotentemente in auge - di moda - tra i giovani.
Le persone che usano Facebook sono un miliardo. Noi italiani siamo gli undicesimi nel mondo con più di 22milioni di individui iscritti al social-network. Tra questi i giovani tra i 13 e i 18 anni sono più di tre milioni, mentre più di quattro milioni sono quelli che hanno un'età compresa tra i 19 e i 24 anni.
Pensiamoci.
Francesco Di Lorenzo - 29-09-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Negli ultimi vent'anni non si è riusciti a dare uno straccio di identità alla scuola italiana. Gli insegnanti che hanno lavorato cercando di pensare con la loro testa sono stati lasciati soli, inesorabilmente soli a lottare contro una miriade di fesserie burocratiche e una invasione di pseudo-innovazioni che al solo pensiero vengono i brividi. Mentre ogni ministro che si è succeduto sul trono ha provveduto a smantellare come primo atto quello che aveva fatto il precedente, sentendosi in diritto di apportare modifiche il più delle volte inutili e dannose ... Con il risultato finale che si è distrutto quel poco di buono che esisteva nella scuola italiana. E adesso si brancola veramente nel buio... L'unico rimedio onorevole sarebbe una generale semplice uscita di scena, in massa. Ma figuratevi la ressa.
Francesco Di Lorenzo - 22-09-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Ed ecco la novità: l'ex ministro dell'istruzione De Mauro critica in modo aspro ( se la prende con) l'attuale ministro Profumo. Per De Mauro, strombazzare che nelle scuole meridionali, grazie ai Fondi europei, saranno distribuiti agli insegnanti (ma agli alunni?) i famosi TABLET, mediante i quali l'insegnamento dell'insegnante assumerà tutt'altro rilievo, non ha nessun valore pratico. L'ex ministro, che evidentemente se ne intende, dice che senza la banda larga, senza cioè un collegamento adeguato (che ancora non c'è), si rischia di buttare i soldi dalla finestra. Insomma, per De Mauro, prima dei Tablet si deve provvedere a dotare il territorio, e di conseguenza le scuole, di sistemi di trasmissione più veloci altrimenti c'è il pericolo, alquanto fondato, che il prezioso strumento serva solo per essere ammirato o tutt'al più sarà utile per giocarci. In breve, per De Mauro, la cosa potrebbe risolversi in un altro spreco di soldi pubblici.
Francesco Di Lorenzo - 15-09-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Senza voler essere allarmisti a tutti i costi, ma le notizie che si leggono ultimamente sulla scuola sono sconcertanti. Del prossimo concorso Fuoriregistro parla con regolarità, portando a conoscenza di chi vuole le istanze dei precari, della parte più esposta, più ricattabile e assolutamente meno garantita della scuola italiana.
Ma si leggono altre cose che a sentirle non si prova neanche più rabbia. Si prova qualcosa che non si sa come definire e che va oltre la rabbia.
Sono notizie anche piccole, non amplificate a dovere, che però danno la misura di quello che sta accadendo. .
Francesco Di Lorenzo - 08-09-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2012-2013



Quando i giornali parlano di scuola c'è da stare attenti. Alcune tra le informazioni che danno aumentano la confusione. Ad esempio, adesso, c'è la necessità di districarsi tra notizie che sembrano nuove ma non lo sono. Anzi, sono vecchissime.

Il problema ha una sua radice, ed è secondo me il fatto che la nostra scuola sembra farsi condizionare sempre di più dalle mode. Per un certo periodo tra gli addetti ai lavori ci si concentra su un certo argomento, sembra che non si possa parlare di altro, tutti intervengono dicendo la loro, specialmente i sapientoni. Poi l'interesse si esaurisce e l'argomento che sembrava imprescindibile finisce nel dimenticatoio. Salvo poi, passato qualche anno, riprendere la stessa tematica e presentarla come una novità.

Sta succedendo così, in questi giorni, con i concorsi per insegnare nella scuola. Chi ha qualche anno di insegnamento ed è entrato nella scuola con un concorso, lo sa.